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Bellezza Green: Impatto Ambientale di Cosmetici Vegani e Non

Immagine del redattore: VotleaVotlea


Nel mondo della cosmetica, la scelta tra prodotti vegani e non vegani va ben oltre la tonalità di un rossetto o lo scintillio di uno shimmer. Purtroppo, i cosmetici spesso causano danni ambientali ancora troppo sottovalutati. Regolarmente mi capita di sentire frasi del tipo:


"Non è colpa mia, ma del sistema...",

"Cosa sono esattamente i prodotti vegani?",

"Chissà cosa contengono questi cosmetici...",

"Dove sta il problema per l'ambiente?",

"È solo trucco, non può fare così tanto male..."


Questi pensieri sono purtroppo troppo diffusi, e mentre molti decidono di voltare le spalle al problema, interi ecosistemi ne subiscono le conseguenze. In realtà, potremmo tutti contribuire a limitare i danni ambientali semplicemente adottando dei semplici accorgimenti alle nostre abitudini.


Con questo articolo noi di Lebubè vi aiuteremo ad entrare nel mondo dei cosmetici vegani, vi spiegheremo perché dovreste considerare l’uso di prodotti di bellezza vegani, quali sono le differenze con quelli non vegani, e, soprattutto, quali benefici possiamo apportare al nostro pianeta attraverso una scelta di makeup più sostenibile.





In Breve


I cosmetici vegani hanno un impatto ambientale significativamente inferiore rispetto a quelli non vegani, riducendo le emissioni di gas serra, l'uso di acqua e il degrado del suolo, grazie all'assenza di ingredienti di origine animale.


L'impronta idrica dei cosmetici vegani è generalmente più bassa rispetto a quelli non vegani, poiché la produzione di ingredienti di origine animale richiede enormi quantità di acqua e risorse, contribuendo alla scarsità globale di acqua dolce.


Scegliere cosmetici vegani e sostenibili, con ingredienti vegetali e packaging eco-friendly, permette ai consumatori di influenzare positivamente l'industria cosmetica, spingendola verso pratiche più etiche e rispettose dell'ambiente.




Cosmetici Vegani vs. Non Vegani: Che Impatti Hanno sul Pianeta?


Soprattutto dopo il Covid, il concetto di bellezza green nel settore cosmetico ha assunto un ruolo sempre più centrale, poiché abbiamo acquisito consapevolezza dell'influenza delle nostre scelte sull'ambiente circostante e sul pianeta.


Ma quali decisioni possiamo prendere in merito ai nostri prodotti cosmetici al fine di minimizzarne l'impatto ambientale?


Una bottiglia di cosmetici vegani che poggia su un letto di fiori secchi, evidenziandone l'impatto ambientale.

Premessa: non è sempre facile discernere quanto un prodotto sia veramente “green”. Troppo spesso ci troviamo davanti all'etichetta di un comune cosmetico e ci sentiamo come se stessimo cercando di decifrare geroglifici, il che rende difficile comprendere quanto un prodotto sia etico. Inoltre, spesso ci confondiamo di fronte alle tattiche di "greenwashing" adottate da molti marchi, che si nascondono dietro a qualche facile e allegra pubblicità mentre ci vendono sostanze dannose per la nostra salute e per il pianeta.


Per aiutare a comprendere come possiamo fare la differenza semplicemente scegliendo cosmetici vegani rispetto a quelli non vegani, cerchiamo di esplorarne gli impatti principali sul pianeta.


Dall'impatto sulle emissioni di gas serra, sull'uso dell'acqua, sul suolo e sulle foreste, le questioni spesso associate ai cosmetici contenenti ingredienti di origine animale stanno diventando sempre più evidenti, e cerchiamo ora di fare chiarezza su queste tematiche.


Vediamo insieme quali sono gli impatti principali dei cosmetici vegani vs. non vegani:




Impatto sulle Emissioni di Gas Serra


Il settore cosmetico, secondo un report del 2021 di Quantis, contribuisce alle emissioni di gas serra (GHG) in un intervallo compreso tra lo 0,5% e l'1,5% del totale delle emissioni globali. 

L'impatto dei gas serra associato ai prodotti cosmetici varia significativamente tra quelli vegani e non vegani, principalmente a causa delle differenze nella loro composizione a livello di ingredienti e nei metodi di produzione degli ingredienti stessi. Secondo la FAO, già nel 2013, l'allevamento di bestiame era responsabile di circa il 14,5% delle emissioni globali di gas serra antropogeniche, con la produzione e il processamento di mangimi che rappresentano una quota significativa di queste emissioni (FAO, 2013). Questo sottolinea l'impatto potenzialmente elevato dei prodotti cosmetici non vegani che utilizzano ingredienti derivati da animali. Al contrario, i prodotti vegani, che si affidano maggiormente a ingredienti derivati da piante, possono avere un'impronta inferiore. 


Mucche in una stalla, che sottolinea l'impatto ambientale dell'allevamento del bestiame nel settore cosmetico..

L'allevamento di bestiame, necessario per produrre ingredienti non vegani, è un noto contributore alle emissioni di GHG. Ad esempio, la produzione di carne bovina può emettere fino a 60 kg di CO2eq per kg di proteina prodotta, un valore significativamente più alto rispetto alle fonti di proteine vegetali. Le leguminose, come i fagioli e le lenticchie, rappresentano una delle fonti di proteine con l'impronta di gas serra più bassa, con emissioni che possono essere inferiori a 1 kg di CO2eq per kg di proteina (BBC Future, 2022). Sebbene questi dati non siano specifici per il settore cosmetico, illustrano la differenza potenziale nell'impatto dei GHG tra ingredienti vegani e non vegani. Tuttavia, è cruciale considerare anche altri fattori come le pratiche di produzione sostenibile e l'efficienza energetica, che possono influenzare significativamente l'impronta di carbonio complessiva di un prodotto cosmetico.




Impatto Idrico


I cosmetici, indispensabili nella routine di bellezza di molti, purtroppo presentano un impatto significativo sull'acqua dolce (cioè l’acqua non salata e adatta al consumo se pulita o trattata) - un'importante risorsa naturale che sta diventando sempre più rara (World Resource Institute). Ne abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo.

L'impronta idrica dei prodotti cosmetici vegani rispetto a quelli non vegani varia significativamente a seconda degli ingredienti e dei processi produttivi impiegati. I cosmetici non vegani tendono ad avere un'impronta idrica più elevata a causa degli ingredienti di origine animale in esso contenuti. Infatti, la produzione di tali ingredienti richiede notevoli quantità di acqua, coinvolgendo allevamenti, coltivazioni di alimenti per gli animali e processi di lavorazione ed estrazione. Secondo Vegan Australia, la produzione di 1 kg di carne bovina richiede oltre 20 volte più acqua rispetto alla produzione di riso, cereali, fagioli, frutta e verdura. Inoltre, per produrre un litro di latte di mucca sono necessari 800 litri d'acqua, una quantità quattro volte superiore rispetto ai 200 litri necessari per produrre un litro di latte di soia.


Una vista aerea di un lago cristallino, che sottolinea l'importanza della conservazione dell'acqua nella produzione di cosmetici vegani.

Queste statistiche sottolineano l'impronta idrica notevolmente inferiore dei prodotti vegani, formulati con ingredienti come oli vegetali ed estratti di piante, rispetto alle alternative non vegetali. Gli ingredienti vegani possono essere inoltre utilizzati direttamente, con meno lavorazioni e utilizzando inoltre meno terra, minimizzando così l'utilizzo di acqua e preservando le risorse idriche. In aggiunta, i marchi di cosmetici vegani spesso consapevolmente evitano ingredienti dannosi presenti nei cosmetici tradizionali. Solitamente utilizzano infatti ingredienti vegani biodegradabili e meno tossici, riducendo il rischio di inquinamento dell'acqua e danni alla vita acquatica.


Quindi, considerando che oltre il 40% della popolazione mondiale vive in aree colpite da una carenza di acqua, la scelta di prodotti cosmetici vegani emerge come un passo importante per affrontare questa problematica globale.

È bene infine ricordare che l'impronta idrica complessiva di un prodotto cosmetico non dipende solo dalla natura degli ingredienti, ma anche da fattori come l'efficienza del processo produttivo e la gestione delle acque reflue. Anche il packaging dei prodotti cosmetici contribuisce all'impronta idrica complessiva, considerando l'acqua utilizzata nella produzione di materiali come plastica, vetro e carta. Pertanto, mentre i prodotti vegani possono offrire vantaggi in termini di riduzione dell'impronta idrica, è essenziale considerare l'intero ciclo di vita del prodotto per una valutazione accurata del suo impatto idrico.




Impatto sull’Uso del Suolo e sulle Foreste


Nel confrontare l'impatto ambientale dei prodotti cosmetici vegani e non vegani, è fondamentale considerare l'uso del suolo e l'impatto sulle foreste, specialmente in relazione agli ingredienti di origine animale.


I prodotti cosmetici non vegani spesso includono ingredienti derivati dal bestiame, come lanolina (da lana di pecora), gelatina (da collagene animale) e vari altri sottoprodotti. L'allevamento del bestiame richiede ampie aree di terra non solo per il pascolo ma anche per la coltivazione di mangimi, contribuendo significativamente alla deforestazione e alla conversione delle terre. Il WWF stima che l'allevamento del bestiame sia responsabile di circa l'80% della deforestazione nell'Amazzonia, evidenziando un impatto ambientale notevole associato agli ingredienti di origine animale nei prodotti cosmetici.


Un denso gregge di pecore, che sottolinea l'impatto ambientale causato dai cosmetici.

Al contrario, i prodotti cosmetici vegani evitano l'uso di ingredienti di origine animale, riducendo così l'impatto diretto sull'uso del suolo e sulla deforestazione legati all'allevamento del bestiame. Tuttavia, anche i prodotti vegani possono avere un impatto sull'uso del suolo, specialmente quando includono ingredienti come l'olio di palma, il cui approvvigionamento non sostenibile contribuisce al 2,3% della deforestazione globale (The European Commission). Pertanto, la scelta di ingredienti vegani sostenibili e certificati, come l'olio di palma certificato RSPO, è cruciale per minimizzare l'impatto ambientale.



Impatto Chimico


L'impatto chimico dei prodotti cosmetici, sia vegani che non vegani, è un altro aspetto importante da considerare quando si valuta la loro sostenibilità ambientale. Questo impatto è legato alla presenza di sostanze chimiche potenzialmente nocive (come parabeni, formaldeide, ftalati, BHA) che possono essere rilasciate nell'ambiente durante la produzione, l'uso e lo smaltimento dei prodotti. Ad esempio, le creme solari chimiche sono formulate con ingredienti come l'octinoxate e l'ossibenzona, i quali rappresentano una minaccia diretta per i coralli e causano danni irreparabili agli ecosistemi marini (ne avevamo parlato in questo articolo). Secondo l'American Chemical Society, le barriere coralline del mondo sono "uno degli ecosistemi più preziosi della Terra", eppure sono soggette a circa 14.000 tonnellate di crema solare ogni anno.


I prodotti cosmetici non vegani possono contenere ingredienti derivati da animali che subiscono processi chimici intensivi per la loro trasformazione in ingredienti cosmetici. Questi processi possono comportare l'uso e il rilascio di sostanze chimiche che hanno un impatto negativo sull'ambiente, come solventi, conservanti e additivi.

Becher da laboratorio con perle colorate, che rappresentano l'uso di sostanze chimiche nei cosmetici e il loro impatto ambientale durante la produzione e lo smaltimento.

D'altra parte, i prodotti cosmetici vegani tendono a enfatizzare l'uso di ingredienti naturali e di origine vegetale, che possono essere percepiti come più "puliti" o meno chimicamente intensivi. La scelta di ingredienti naturali contribuisce a mitigare gli impatti di sostanze chimiche e a ridurre l'inquinamento da esse derivate. Tuttavia, “vegano” non vuole dire “naturale” (se non ti ricordi le differenze, leggi qui) e anche i cosmetici vegani possono contenere sostanze di origine chimica o sintetica. Gli ingredienti vegetali possono inoltre richiedere processi di estrazione e conservazione che fanno uso di sostanze chimiche. Infine, la coltivazione di determinati ingredienti vegetali può richiedere l'impiego di pesticidi e fertilizzanti chimici, i quali hanno un impatto sull'ambiente. È bene notare che comunque questi stessi pesticidi e fertilizzanti chimici sono impiegati anche nella coltivazione di vegetali destinati all'alimentazione degli animali, il che significa che indirettamente anche i cosmetici contenenti ingredienti di origine animale possono contribuire all'impatto ambientale.


In conclusione, la distinzione tra "vegano" e "non vegano" non è sempre indicativa dell'impatto chimico di un prodotto. Prodotti cosmetici di entrambe le categorie possono essere formulati con un'attenzione alla riduzione dell'impatto chimico, ad esempio attraverso l'uso di ingredienti biologici, l'adozione di pratiche di produzione verdi e la minimizzazione dell'uso di sostanze chimiche nocive.




Siamo Noi a Dover Agire


Tutte le aziende cosmetiche tradizionali possono abbracciare i prodotti di bellezza sostenibili, nessuna esclusa, ma è solo grazie alla pressione dei consumatori per una cosmesi più etica che possiamo incoraggiarle ad un cambiamento più significativo e concreto verso la sostenibilità.


Questo perché sono le decisioni dei consumatori a plasmare il futuro del settore della cosmetica. Il mercato segue la nostra richiesta, quindi per inviare un messaggio forte alle aziende dobbiamo impegnarci a scegliere con consapevolezza, scegliendo prodotti di bellezza vegani, non testati su animali e con packaging sostenibili. Una piccola, grande scelta per preservare la bellezza del nostro pianeta e salvaguardare le generazioni a venire.




Domande Frequenti



Che differenza c'è tra cosmetici vegani e non vegani?


I cosmetici vegani non contengono ingredienti di origine animale, mentre quelli non vegani spesso includono sostanze come lanolina, cheratina o collagene. I cosmetici vegani hanno un impatto ambientale minore in termini di emissioni di gas serra e uso delle risorse naturali.



I cosmetici vegani riducono davvero le emissioni di gas serra?


Sì, i cosmetici vegani tendono a ridurre le emissioni di gas serra perché non richiedono ingredienti derivati dall'allevamento animale, che è un grande produttore di gas serra. La produzione di ingredienti vegetali ha un impatto molto minore sull'ambiente.



Come impattano i cosmetici non vegani sull'uso dell'acqua?


I cosmetici non vegani utilizzano ingredienti di origine animale, la cui produzione richiede grandi quantità di acqua. Ad esempio, la produzione di carne bovina o latte richiede molta più acqua rispetto agli ingredienti vegetali utilizzati nei cosmetici vegani.



I cosmetici vegani sono migliori per l'ambiente?


Sì, i cosmetici vegani hanno generalmente un impatto ambientale inferiore rispetto a quelli non vegani. Riducendo l'uso di ingredienti di origine animale, aiutano a risparmiare risorse come acqua e suolo, e diminuiscono le emissioni di gas serra.



I cosmetici vegani possono comunque danneggiare l'ambiente?


Anche i cosmetici vegani possono avere un impatto sull'ambiente, soprattutto se contengono ingredienti come l'olio di palma non sostenibile. Tuttavia, molte aziende vegane scelgono ingredienti certificati e sostenibili per ridurre il loro impatto ambientale.



Che impatto hanno i cosmetici non vegani sulle foreste?


I cosmetici non vegani contribuiscono alla deforestazione poiché l'allevamento di bestiame richiede ampie aree di terra per il pascolo e la coltivazione di mangimi. Questo porta alla perdita di foreste, come l'Amazzonia, con gravi danni per la biodiversità.



I cosmetici vegani contengono meno sostanze chimiche?


Non necessariamente. I cosmetici vegani possono comunque contenere sostanze chimiche, ma spesso scelgono ingredienti più naturali e meno dannosi per l'ambiente. È importante controllare l'etichetta per verificare la presenza di ingredienti sintetici o tossici.



Perché è importante scegliere cosmetici vegani?


Scegliere cosmetici vegani aiuta a ridurre l'impatto ambientale, diminuendo l'uso di risorse come acqua, suolo e foreste, e contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra.

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Mirta Cerioli
Mirta Cerioli
Nov 01, 2024
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