"...E ancora trovo così difficile
Dire ciò che ho bisogno di dire
Ma sono sicuro che mi dirai
Solo come mi dovrei sentire oggi…"
Frustrati dal fatto che i fan non chiedessero mai il bis durante i loro concerti, la band britannica anni ‘80, nota come New Order, scrisse un brano dal titolo “Blue Monday” per celebrare quello che è ritenuto essere il giorno più triste dell’anno.
Ma che cos’è il Blue Monday?
In Breve
Il Blue Monday, che cade il terzo lunedì di gennaio, è stato concepito dallo psicologo Cliff Arnall nel 2005 come il giorno più triste dell’anno. Si basa su una formula che considera fattori come le condizioni meteorologiche, la malinconia post-vacanza e lo stress finanziario.
Nonostante il suo riconoscimento popolare, il Blue Monday manca di fondamento scientifico. Gli esperti di salute mentale sottolineano che depressione e tristezza non aderiscono a una data specifica del calendario, rendendo il concetto più una leggenda metropolitana che una realtà psicologica.
In giorni come il Blue Monday, prendersi cura di sé è fondamentale. In una giornata no o quando si è tristi senza motivo, per mantenere il benessere mentale ed emotivo, ti consigliamo di pianificare attività piacevoli, dedicare tempo a hobby personali e praticare la gratitudine.
Che Cos'è il Blue Monday?
Il Blue Monday sarebbe stato ideato nel 2005 da Cliff Arnall, psicologo dell’Università di Cardiff ed esperto di disturbi affettivi stagionali, il quale avrebbe messo a punto una vera e propria equazione matematica in grado di calcolare in quale dei 365 giorni fosse percepito il massimo livello di tristezza, malinconia, angoscia, depressione ed ansia (Unione Sanitaria Internazionale, 2023).
Grazie a tale formula è stato possibile determinare, seppur in maniera non propriamente scientifica, che il terzo lunedì di gennaio sia il giorno più triste dell’anno… per l’appunto, il Blue Monday!
Quali Fattori Sarebbero Responsabili del Blue Monday?
Secondo Cliff Arnall, per riuscire a calcolare quale dei 365 giorni fosse il più cupo e triste era necessario prendere in considerazione diversi fattori (The Independent, 2022):
Condizioni metereologiche: esiste, infatti, il disturbo affettivo stagionale (meglio noto come SAD), patologia non riconosciuta, caratterizzata da episodi depressivi maggiori che si ripresentano regolarmente in determinati periodi dell'anno. Circa il 10% della popolazione lo sviluppa soprattutto durante l’inverno, quando il cielo è coperto di nuvole, spesso carico di pioggia o di neve, l’orizzonte è invisibile dietro alti muri di nebbia, le strade sono ormai buie per l’assenza delle luci natalizie, le ore di oscurità giornaliere superano quelle luminose (National Institute of Mental Health).
Stipendio mensile usuale e debito natalizio: dopo la tredicesima di dicembre che sembrava averci dato un respiro di sollievo, a gennaio torna il classico stipendio di sempre, sebbene le spese siano in aumento. Oltre al riscaldamento a costi stellari, si aggiungono l’incremento della bolletta della luce, causata dalle decorazioni e luci natalizie e tutti i debiti accumulati sotto le Feste per i regali a parenti ed amici.
Rientro al lavoro dalle vacanze: nel periodo natalizio la quasi totalità delle aziende e degli uffici chiudono per circa due settimane, durante le quali ognuno pratica finalmente della sana self care, prendendo del tempo da dedicare a se stessə, ad esempio, svegliandosi un po’ più tardi la mattina, facendo una colazione salutare con molta più calma, provando a sciogliere i nervi con della rilassante meditazione, un buon libro, una golosissima cioccolata e (perchè no?) un riposino pomeridiano davanti al caldo fuoco del camino. Il rientro al lavoro può, dunque, risultare un vero e proprio shock!
Bassi livelli di motivazione, senso di fallimento dei buoni propositi per il nuovo anno e del bisogno di agire: tornare sul posto di lavoro può rappresentare un trauma per il nostro benessere psicofisico, a maggior ragione in quei lunedì immediatamente successivi al lungo stop natalizio. In molti si sviluppa, inoltre, un forte senso di inadeguatezza e frustrazione: partendo dalla mia esperienza, tra i cenoni di Vigilia, Natale, Santo Stefano e Capodanno, a colpi di lasagne e fritti, la sensazione di essere ingrassata 5 kg non me la toglie nessuno. I sensi di colpa per le abbuffate mi portano a pensare che sia doveroso smaltire il mascarpone e i tortellini di nonna, mettendomi a dieta, quella famosa dieta che “inizierò lunedì”… sì, il lunedì dell’anno duemilamai! E ogni anno, a gennaio, finisce sempre così: io che rimugino sul fatto di non essere riuscita a perdere neppure un grammo, di essere ancora troppo “morbida”, di non poter competere in bellezza con le altre persone.
Blue Monday: Verità o Mito?
Seppur ideato da un professionista, il concetto di Blue Monday manca di legittimità scientifica e psicologica: non esiste alcuna teoria che verifichi la validità dell’equazione matematica inventata per calcolare il giorno più deprimente dell'anno.
Inoltre, la comunità scientifica e gli esperti di salute mentale sottolineano che la depressione non segue un calendario fisso e che attribuire un giorno specifico a sentimenti di tristezza non ha basi scientifiche affidabili. La salute mentale è complessa e influenzata da numerosi fattori, e la sensazione di malessere psicologico non può essere ridotto a una singola giornata nell'anno. Anzi, la “consapevolezza e convinzione” che il terzo lunedì di gennaio sia il più triste dei 365 giorni non serve a nulla, se non ad aumentare la pressione e preoccupazione in quelle persone che già soffrono di ansia (BBC, 2022).
Pertanto, il concetto di Blue Monday è ampiamente considerato una leggenda metropolitana, una fandonia costruita a tavolino per ragioni pubblicitarie e commerciali.
Cosa Fare Quando Sei Triste Senza Motivo: 10 Consigli per Affrontare il Blue Monday e una Giornata No
Ognuno di noi vive nella sua vita dei giorni totalmente “no”, che mettono a repentaglio il nostro benessere psicofisico.
Che cosa fare quando sei triste senza motivo? Partendo dal presupposto che la parola d’ordine debba essere “self care”, vi propongo una serie di consigli per capire come sopravvivere ai Blue Monday della nostra quotidianità e per rendere chiaro che avere dei giorni “no” sia una cosa normalissima, che capita a chiunque, perché nessuno è sempre indistruttibile e col sorriso sulle labbra.
Pianifica qualcosa di divertente: organizza una serata con gli amici, magari un pigiama party, con pigiami e pantofole simpatiche; vai in discoteca; siediti intorno al tavolo o sul divano e lasciati travolgere da un gioco di società in famiglia; fatti una bella maratona dei tuoi film preferiti, preferibilmente commedie tutte da ridere; prenditi i tuoi spazi per abbandonarti in balli sfrenati davanti allo specchio; ascolta musica allegra e vivace ad alto volume per isolarti dal mondo. Hai tutti i diritti di ritrovare la serenità!
Dedica del tempo a te stessə: concedi alla tua mente una pausa dalle preoccupazioni e immergiti in un hobby che ti appassiona. Leggiti un libro sorseggiando una calda tazza di tè; esci all’aria aperta e fatti una passeggiata distensiva in mezzo alla natura più incontaminata; tuffati in un bagno riposante circondatə da candele profumate, preferibilmente con aromi che contribuiscono a migliorare il benessere psicofisico (se ti sei persə il nostro articolo sulla self care e psycare beauty, leggilo qui!). Se vuoi staccare totalmente la spina, anticipa una gita, un evento speciale o un viaggio. Tu sei la tua priorità!
Regalati un giorno di relax senza aspettative e lascia che le cose seguano il loro corso: coccolati facendo ciò che ti fa stare bene in quel momento, senza sentirti in colpa. Se ti va di mangiare del cioccolato, mangialo; se non hai voglia di cucinare, vai al ristorante o ordina il delivery. Se non vuoi tirare l’aspirapolvere o spolverare, non farlo, perché nessuno ti obbliga e stai certə che nessuno lo farà al posto tuo. Se ti viene il desiderio di sdraiarti per qualche ora durante la giornata, sdraiati, guarda il soffitto e riposati. Te lo meriti!
Sii liberə di esprimere le tue emozioni: parla e condividi i tuoi sentimenti con qualcuno di fidato, un amico o un familiare, oppure con un professionista. Se non te la senti di parlarne, scrivi le tue ansie, paure e preoccupazioni su un foglio di carta. Trova quello che è per te il modo migliore per sfogarti. Non parlare del proprio malessere non lo fa scomparire!
Stabilisci piccoli obiettivi realistici per la giornata e celebra le piccole vittorie: crea una breve “to-do list” con pochi e semplici punti da dover svolgere, come, ad esempio, riordinare l'armadio dei vestiti per colori, non procrastinare nel rispondere ai messaggi per la semplice mancanza di voglia, lavare il cane, smetterla di mangiare le unghie. Gioisci e sii orgoglioso di te stessə ogni volta che spunti un'azione portata a termine. Non ti serve la Luna per essere felice!
Pratica la gratitudine: sebbene faccia sempre piacere ricevere del bene, anche farne ha i suoi vantaggi sulla salute mentale ed emotiva. Perciò, esprimi verbalmente la tua gratitudine, non dimenticandoti di usare parole gentili verso il prossimo, come “grazie” e “per favore”. Cerca il bello e il buono anche nelle sfide più complicate, sviluppa una mentalità positiva vedendo le difficoltà come opportunità di crescita. Questi semplici gesti quotidiani possono migliorare il tuo benessere emotivo. Ci sono molte cose nella vita per cui essere gratə!
Fai una lista delle cose positive nella tua vita: per ricordarti delle cose buone che ti circondano, scriviti tutto ciò che ti fa stare bene e ti trasmette allegria e tranquillità. Pensa all’abbraccio di una persona cara, al bacio sincero del tuo partner, alla piantina che riesci a tenere in vita, alle nuove opportunità lavorative, ai gesti gentili ricevuti dagli sconosciuti, alle occasioni che contribuiscono a renderti migliore. Non guardare sempre il bicchiere mezzo vuoto!
Accetta che alcune giornate siano più difficili di altre: è normale sentirsi giù di tanto in tanto…siamo umani e proviamo ogni giorno delle montagne russe di emozioni. Può capitare di avere delle giornate “no”, ma dovremmo tentare di trovare il lato positivo anche nelle situazioni difficili, cercando le lezioni che possono emergere e gli insegnamenti che possiamo interiorizzare. Anche i momenti di down ti fortificano!
Stacca dai social media e concentrati sul presente senza confronti: è okay se programmi una pausa digitale e ti immergi in attività senza schermi per un po'. Molto spesso sui social network si vedono storie di successo da cui potremmo trarre ispirazione, ma che, al tempo stesso, nei giorni “no”, potrebbero peggiorare il nostro umore: il rischio è che aumenti in noi il senso di inadeguatezza, frustrazione e delusione, di non essere all’altezza, di trovarsi numerosi gradini indietro rispetto agli altri, di non soddisfare le aspettative che le persone che ci circondano ripongono su di noi. Spegni i social media per evitare di spegnerti tu!
Riconosci il tuo valore: sii consapevole delle tue qualità, ama la tua unicità e apprezzati per chi sei. Supera le critiche e le autocritiche negative e demoralizzanti. Accetta le tue imperfezioni e comprendi che ogni persona, compresə te stesso, ha un valore intrinseco indipendentemente dalle sfide o dalle difficoltà che possa affrontare. Trattati con gentilezza, rispetto e amore!
Grazie ad una sempre maggiore e migliore conoscenza e consapevolezza di sé, ciascuno sceglie e mette, poi, in pratica quei gesti, quelle cure e quelle attenzioni che ritiene più adatte ed efficienti per ottimizzare la propria salute fisica, psicologica ed emotiva.
Ricordiamoci che il più grande regalo che ci potremmo e dovremmo concedere nella vita consiste nell’ascoltarci, nel donarci del tempo, nel prenderci cura di noi stessi e nel fare ciò che ci fa stare bene.
Domande Frequenti
Che cos’è il Blue Monday?
Il Blue Monday è il giorno più triste e depresso dell’anno e viene fatto coincidere con il terzo lunedì di gennaio.
Chi ha creato il Blue Monday?
Cliff Arnall, psicologo dell’Università di Cardiff ed esperto di disturbi affettivi stagionali, ha creato il Blue Monday nel 2005, dopo aver inventato una formula matematica che determinasse il più triste dei 365 giorni dell’anno.
Perché il Blue Monday è il giorno più triste dell’anno?
Il Blue Monday è il giorno più triste dell’anno per una serie di diversi fattori, tra cui condizioni meteorologiche, stipendio mensile, rientro al lavoro dopo le vacanze natalizie, bassi livelli di motivazione.
Il Blue Monday è una cosa vera?
No, il Blue Monday non è una cosa vera perché non esiste una teoria scientifica e psicologica che dimostri che il terzo lunedì di gennaio sia effettivamente il giorno più triste dell'anno.
Cosa fare quando sei triste senza motivo?
Quando sei triste senza motivo, dovresti, ad esempio, pianificare qualcosa di divertente, dedicarti del tempo, essere liberə di esprimere le tue emozioni, prenderti una pausa dai social media e riconoscere il tuo valore.
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