In Breve
I disturbi alimentari o disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono condizioni comportamentali caratterizzate da disturbi gravi e persistenti nei comportamenti alimentari, associati a pensieri ed emozioni angoscianti. Includono anoressia nervosa, bulimia nervosa, BED, ARFID, pica, disturbo da ruminazione e OSFED.
I disturbi alimentari hanno gravi implicazioni sulla salute fisica e mentale di chi ne soffre e la maggior parte delle conseguenze ricadono sui sistemi cardiovascolare, gastrointestinale, nervoso ed endocrino.
Le statistiche inerenti ai DCA sono allarmanti poiché, in Italia, rappresentano la prima causa di morte tra gli adolescenti dopo gli incidenti stradali e sono in continuo aumento in tutto il mondo.
Cos’è la Eating Disorders Awareness Week?
EDAW è l’acronimo, riconosciuto a livello mondiale, per indicare la “Eating Disorders Awareness Week”, la Settimana di Sensibilizzazione dei Disturbi Alimentari. Si tratta di un’intera settimana che viene promossa internazionalmente e ricorre ogni anno a partire dall’ultimo lunedì del mese di febbraio: per il 2024 la EDAW andrà dal 26 febbraio al 3 marzo 2024 (NEDA).
L’obiettivo di tale evento consiste nel sensibilizzare le persone sui disturbi alimentari, o disturbi del comportamento alimentare (DCA), promuoverne la comprensione, diffondere informazioni e supportare coloro che sono affetti da queste patologie. L’occasione pone l’accento sull’importanza dell’intervento precoce, dell’accesso al trattamento e del tentativo di ridurre le percentuali di soggetti associati ai disturbi alimentari.
Dietro le Apparenze: un’Analisi Approfondita su Quali Sono i Disturbi Alimentari
I disturbi alimentari sono condizioni comportamentali caratterizzate da disturbi gravi e persistenti nei comportamenti alimentari, associati a pensieri ed emozioni angoscianti (American Psychiatric Association, 2023).
Ma quali sono i principali DCA? Ne esistono di diverse tipologie, tra cui:
Anoressia nervosa: è un disturbo alimentare definito dalla restrizione dell’apporto energetico rispetto al fabbisogno; ciò provoca un significativo calo del peso corporeo ed è dovuto al fatto che i pazienti hanno un’ossessiva paura di ingrassare e un’immagine di sé talmente distorta da essere incapaci di riconoscere la gravità del loro eccessivo dimagrimento (Moore et al., 2023). L’anoressia nervosa è più comune nelle donne che negli uomini e colpisce principalmente ragazze molto giovani, nella tarda adolescenza e nella prima età adulta. Per capire la frequenza di una malattia come “stato”, in medicina si usa il concetto di “prevalenza”, i.e. “la proporzione di una popolazione affetta dalla malattia in un determinato istante” (Università di Verona). Per quanto riguarda l’anoressia, a prescindere dai fattori culturali ed etnici, la prevalenza di persone che hanno vissuto questo disturbo almeno una volta nella vita arriva fino a 3,6% nelle donne e a 0,3% negli uomini. Tali cifre tenderebbero, poi, ad aumentare nei paesi occidentali per il semplice fatto che qui vengano fatti molti più studi (Van Eeden et al., 2021). L’anoressia ha uno dei tassi di mortalità più alti tra tutti i DCA a causa di complicazioni mediche, abuso di sostanze e suicidio. Tra i pazienti affetti da anoressia nervosa vi è un aumento del tasso di suicidio, che rappresenta il 25% dei decessi associati (Moore et al., 2023).
Bulimia nervosa: è un disturbo alimentare che si caratterizza da abbuffate, durante le quali le persone consumano porzioni di cibo più consistenti rispetto alla maggior parte degli individui. A ciò seguono comportamenti compensatori inappropriati per prevenire l’aumento di peso (vomito autoindotto, abuso di lassativi, uso di diuretici, attività fisica estrema, digiuno) (Jain et al., 2023). La bulimia nervosa può colpire entrambi i sessi, ma è diffusa in modo sproporzionato tra le donne. Nel periodo che andava dal 2000 al 2018 i tassi di prevalenza una tantum della bulimia nervosa toccavano il 4,6% nelle donne e l’1,3% negli uomini (Galmiche et al., 2019).
Binge-Eating Disorder (BED): il disturbo da alimentazione incontrollata è un DCA caratterizzato da episodi di consumo di cibo in quantità maggiori del normale in un breve periodo. Disturbi medici generali, come l’obesità, il diabete, l’ipertensione e il dolore cronico, sono alcune delle sue condizioni di comorbidità. Il BED si manifesta più comunemente negli individui obesi, ma non solo. Il sintomo più evidente delle persone affette da disturbo da alimentazione incontrollata è l’aumento di peso (Iqbal et al., 2022). Il disturbo da alimentazione incontrollata è più comune nelle donne che negli uomini e di solito si manifesta intorno ai 23 anni. La prevalenza delle persone che hanno vissuto questo disturbo alimentare almeno una volta nella vita negli Stati Uniti è del 2,6%. Circa il 79% delle persone con disturbo da alimentazione incontrollata soffre di un disturbo psichiatrico; il 49% delle persone possiede una storia di due o più disturbi in comorbidità (Kessler et al., 2013). Solo nel 2016, negli Stati Uniti, si contavano 2.8 milioni di persone affette da BED, delle quali il 3,5% erano donne, il 2% uomini e 1,6% adolescenti (Healthline, 2016).
ATTENZIONE: BED e obesità non devono essere usate come sinonimi, perché non sono la stessa cosa! Il BED rientra nelle malattie psichiatriche; l’obesità, invece, è una condizione fisica definita da un elevato indice di massa corporea. Obesità e BED presentano tassi elevati di comorbidità, con oltre la metà degli individui affetti da BED che soddisfano anche i criteri legati al sovrappeso e all’obesità. L’obesità può essere una conseguenza diretta del BED, ma non necessariamente una persona obesa è affetta da BED (Boswell et al., 2020).
Avoidant / Restrictive Food Intake Disorder (ARFID): il disturbo evitante e restrittivo dell’assunzione di cibo è stato introdotto tra i DCA solo dal 2013 (Seetharaman et al., 2021) ed è un disturbo alimentare selettivo, caratterizzato da limitazioni inerenti la quantità e il tipo di cibo: i pazienti ritengono che solo alcuni cibi siano ok da mangiare, evitano alimenti con determinati colore, sapore, consistenza o odore, si rifiutano di mangiare perché convinti che possa succedere loro qualcosa di brutto, come soffocare o vomitare (WebMD, 2023). I disturbi alimentari dell’ARFID possono portare a una diminuzione della varietà/volume dell’assunzione di cibo, causando un persistente fallimento nel soddisfare i bisogni energetici/nutrizionali adeguati e/o un deterioramento psicosociale. L’ARFID può essere diagnosticato a qualsiasi età. Sebbene sembri manifestarsi più spesso nell'infanzia, anche gli adulti possono soffrire di ARFID e ciò è più probabile tra coloro che hanno già avuto ARFID o altri DCA fin dall’infanzia. La prevalenza di ARFID nella popolazione generale è ancora in parte incerta, ma probabilmente si attesta tra l’1% e il 5%. Inoltre, la comorbilità con disturbi d’ansia nelle persone con ARFID è molto elevata: circa il 35-72% presenta diagnosi di disturbi d’ansia (Gillberg Neuropsychiatry Centre, 2023).
ATTENZIONE: ARFID e anoressia nervosa non devono essere confuse! Entrambi sono, sì, dei DCA legati alla limitazione del cibo che ingeriamo, ma le ragioni sono diverse. Le persone con anoressia sono preoccupate per la loro immagine, la forma o le dimensioni del proprio corpo, poiché hanno un’immagine così distorta di se stessə da scatenare in loro il desiderio di cambiare il proprio aspetto. Al contrario, sebbene l’ARFID possa portare alla perdita di peso, le persone con questo disturbo non stanno cercando di dimagrire: ciò accade in quanto convintə che, evitando specifici cibi (soprattutto quelli nuovi), non corrano il rischio di soffocare, essere avvelenatə o morire (WebMD, 2023).
Pica: è un disturbo alimentare che si contraddistingue per il consumo di sostanze non nutritive e non alimentari. La natura degli oggetti ingeriti è variabile ed include terra (geofagia), amidi grezzi (amilofagia), ghiaccio (pagofagia), carbone, cenere, carta, gesso, stoffa, borotalco, fondi di caffè e gusci d'uovo. Sebbene la pica sia riscontrata nei bambini, è comune anche nei pazienti con deficit intellettivo. In alcune parti del mondo, il consumo di sostanze non nutritive è culturalmente accettato. La pica di solito si presenta come un disturbo isolato, ma ci sono casi in cui può coesistere con la schizofrenia, il disturbo ossessivo-compulsivo e la tricotillomania (Al Nasser et al., 2023). Una serie di ragioni rendono difficile stimare l’esatta diffusione della pica (primo fra tutti, il fattore culturale). La prevalenza è compresa tra il 4% e il 26% (WebMD, 2023) e, solo negli Stati Uniti, tale DCA sembra colpire per lo più:
donne incinte: tra il 27,8 e il 68%;
bambini piccoli: il 18,5% è presente nei bambini, dei quali il 50% è di età compresa tra i 18 e i 36 mesi e il 10% ha un’età superiore ai 12 anni;
persone con problemi di salute mentale: circa il 10% (The Recovery Village, 2023).
Disturbo da ruminazione: è un disturbo alimentare caratterizzato dal rigurgito, solitamente volontario, del cibo dopo aver mangiato (MSD, 2020). Una percentuale compresa tra il 6 e il 10% delle persone istituzionalizzate con ritardo mentale grave o gravissimo presenta questo tipo di DCA. Tale sindrome rappresenta la principale causa di morte per una percentuale compresa tra il 5 e il 10% dei pazienti ruminatori (Fredericks et al., 2000).
Other Specified Feeding and Eating Disorders (OSFED): i disturbi alimentari non altrimenti specificati sono una categoria clinica utilizzata per descrivere una varietà di comportamenti alimentari disordinati che non soddisfano tutti i criteri diagnostici per un DCA specifico. L’OSFED colpisce fino al 6% della popolazione, e ha un tasso di mortalità pari al 5,2%. Quasi la metà dei pazienti OSFED ha un disturbo dell’umore in comorbidità; così come un paziente OSFED su 10 ha una comorbidità con il disturbo da abuso di sostanze, principalmente alcol (Eating Recovery Center).
Sotto la Superficie: Quali Sono le Conseguenze dei DCA su Corpo e Mente?
Per prima cosa, è necessario sottolineare che i disturbi alimentari non possono e non devono assolutamente essere sottovalutati: si tratta di disturbi gravi e pericolosi che rischiano di diventare mortali per i singoli individui. Non sono né una “crisi” momentanea e passeggera né un capriccio. Sono qualcosa di gran lunga più infido, che si muove negli abissi del subconscio, che colpisce solitamente persone che stanno vivendo una particolare condizione psicologica. I disturbi alimentari hanno delle ricadute potenzialmente fatali sul corpo, in termini di peso e fabbisogno energetico. Ergo: il tutto non può essere minimizzato e banalizzato con un semplice “Non sa come mangiare bene”!
Quali sono esattamente le conseguenze dei DCA e quanto possono risultare pericolose per gli individui che ne soffrono? Le conseguenze dei disturbi alimentari sono numerose e possono colpire (NEDA):
Il sistema cardiovascolare: il consumo insufficiente di calorie necessarie danneggia i muscoli, il più importante dei quali è il cuore. Il polso e la pressione sanguigna diminuiscono, aumentando il rischio di insufficienza cardiaca. L’eliminazione attraverso il vomito o l’uso di lassativi può impoverire il corpo di nutrienti cruciali, come il potassio, fondamentale per il battito cardiaco.
Il sistema gastrointestinale: la restrizione alimentare e/o l’eliminazione tramite vomito interferiscono con il naturale “svuotamento” dello stomaco e la digestione dei nutrienti, provocando la gastroparesi, una digestione rallentata. Ciò può portare a diversi sintomi e complicazioni, tra cui mal di stomaco, gonfiore, nausea, vomito, fluttuazioni dello zucchero nel sangue, intestini ostruiti da cibo non digerito, infezioni batteriche e sensazione di sazietà seppur dopo piccole quantità di cibo. Anche la stitichezza può derivare da un apporto nutrizionale insufficiente, da un indebolimento dei muscoli intestinali o da un uso improprio di lassativi. Le abbuffate possono causare emergenze pericolose come la rottura dello stomaco, mentre il vomito frequente può danneggiare l’esofago e causare problemi come mal di gola, voce rauca e ulcere. Problemi più gravi possono includere ostruzioni intestinali, perforazioni, infezioni e avvelenamento da metalli pesanti, oltre a pancreatite e infiammazione del fegato.
Il sistema nervoso: sebbene il cervello rappresenti solo una piccola percentuale della massa corporea totale, consuma fino a un quinto delle calorie del corpo. La dieta, il digiuno o la fame possono privare il cervello dell’energia necessaria, portando all’ossessione per il cibo e a difficoltà di concentrazione. La fame estrema o il senso di sazietà prima di dormire possono causare problemi di sonno. I neuroni richiedono grassi e un apporto insufficiente può provocare intorpidimento e formicolio alle estremità del nostro corpo (ad esempio, mani e piedi), oltre che a convulsioni e crampi muscolari. Se il flusso sanguigno al cervello è insufficiente, possono verificarsi svenimenti o vertigini, specialmente al momento di alzarsi.
Il sistema endocrino: la carenza di grassi e calorie nella dieta può ledere la produzione di ormoni essenziali, inclusi gli ormoni sessuali, tiroidei e insulina. La diminuzione degli ormoni sessuali può causare irregolarità mestruale, perdita ossea e riduzione del desiderio sessuale. Episodi di abbuffate nel tempo possono aumentare il rischio di resistenza insulinica e diabete di tipo 2. La mancanza di energia può abbassare la temperatura corporea interna, portando a ipotermia. La fame può anche essere responsabile di elevati livelli di colesterolo: in tale caso, limitare i grassi nella dieta non è la soluzione, potrebbe addirittura peggiorare la situazione.
A tutto ciò si aggiungono, poi, secchezza della pelle, fragilità e caduta dei capelli, insufficienza renale, riduzione del numero di alcuni tipi di cellule del sangue, anemia, affaticamento, debolezza, mancanza di respiro.
Uno Sguardo ai Numeri: L'Allarme dei DCA a Livello Globale
La diffusione dei disturbi alimentari è stata stimata all’1,66% negli Stati Uniti nel 2018-19 (5,48 milioni di casi) e si ritiene essere più elevata nelle femmine (2,62%, cioè 4,39 milioni di casi) rispetto ai maschi (0,67%, cioè 1,09 milioni di casi). Il DCA più comune è stato OSFED, con una percentuale dell’1,18% nelle femmine e dello 0,27% nei maschi. Le statistiche sono maggiori nel gruppo di età 20-29 anni sia per i maschi che per le femmine.
Negli Stati Uniti si stima che nel 2018-19 circa 21,0 milioni di persone abbiano sofferto di DCA in qualche momento della loro vita, di cui 14,4 milioni di casi si sono verificati nelle donne e 6,6 milioni negli uomini.
Le evidenze suggeriscono che i disturbi alimentari siano associati a un’elevata mortalità prematura e che una persona muoia ogni 52 minuti come diretta conseguenza dei DCA. I tassi di mortalità sono 5,86 volte superiori alla popolazione generale nelle persone con anoressia nervosa, 1,93 per la bulimia nervosa e 1,92 per i disturbi alimentari non altrimenti specificati. Circa 10.200 decessi (con un range tra 5.500 e 22.000 decessi) sono stati causati da disturbi alimentari nel 2018-19. Più decessi sono stati associati a OSFED (circa 3.400 decessi o il 33% dei decessi totali dovuti ai DCA) rispetto a qualsiasi altro disturbo alimentare (Deloitte, 2020). Le medie ponderate della prevalenza puntuale dei DCA sono aumentate dal 3,5% per il periodo 2000-2006 al 7,8% per il periodo 2013-2018 (Marie et al., 2019).
Si è dimostrato che in Europa soffrano di DCA 20 milioni di persone, delle quali tre milioni solo in Italia (Parlamento Europeo, 2021). Già prima del Covid-19 le statistiche aumentavano di anno in anno. Con lo scoppio della pandemia, le cose sono peggiorate: in Italia i disturbi alimentari colpiscono circa 3 milioni di persone e rappresentano la prima causa di morte fra gli adolescenti, dopo gli incidenti stradali. In questi ultimi 3 anni vi sarebbe stato un incremento del 40% di nuovi casi e una crescita pari al 50% di richieste di prima visita per i Disturbi del Comportamento Alimentare. Inoltre, si assiste ad un costante abbassamento dell’età di esordio: il 30% di coloro che soffrono di questi disturbi è sotto i 14 anni e vi è una maggiore diffusione nella popolazione maschile (la fascia tra i 12 e i 17 anni ne comprende il 10%) (RaiNews, 2022).
Fiocchetto Lilla: la Battaglia per i Disturbi Alimentari in un’Italia Deludente verso i suoi Cittadini
Visto l’elevato numero di casi, anche in Italia non mancano iniziative per rendere consapevoli, sensibilizzare e condividere con le persone tutto ciò che riguarda i DCA, dagli aspetti più tecnici e scientifici alle esperienze di vita. Prima fra tutte, è la Settimana Lilla, dal 9 al 16 marzo 2024, con il 15 marzo riconosciuto come Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla contro i disturbi del comportamento alimentare (Settimana Lilla).
Quest’anno più che mai la questione “disturbi alimentari” è delicata e all’ordine del giorno. Nel Bel Paese, nel 2022, era stato istituito un fondo di 25 milioni di euro, equamente ripartiti tra le regioni, per contrastare i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. Tuttavia, a gennaio 2024, il nuovo governo ha avuto l’idea di chiudere il suddetto fondo. Ciò ha fatto sì che si sia dovuta interrompere l’attività degli operatori sanitari assunti a tempo determinato per supportare le cure sul territorio, in particolare nelle aree più carenti del Paese. Quel denaro non sarebbe stato sicuramente sufficiente, ma stava iniziando a portare una differenza, a tracciare un sentiero da seguire per aiutare quante più persone possibili ad uscire da questo tunnel oscuro. Invece, per via del taglio, oggi si rischia di tornare drammaticamente indietro, lasciando scoperti, soprattutto, pazienti e famiglie (IlSole24Ore, 2024). Solo dopo una serie di manifestazioni e proteste fra le piazze italiane, il governo italiano si è lasciato “impietosire” e ha concesso un “Fondo speciale” di 10 milioni di euro.
Gesto di sostegno e premura da parte dello Stato? Dal mio punto di vista, e credo di non essere l’unica a pensarla così, questo intervento non dovrebbe essere interpretato come un atto di generosità, ma piuttosto come un dovere istituzionale. Tale impegno rappresenta, infatti, solo una parziale adesione agli obblighi previsti, poiché i fondi stanziati non sono sufficienti a garantire la tutela della salute, che è un diritto fondamentale di ogni individuo.
Domande Frequenti
Che cos’è la EDAW?
La EDAW è la Settimana di Sensibilizzazione dei Disturbi Alimentari e mira a sensibilizzare le persone sui disturbi alimentari (DCA), promuoverne la comprensione, diffondere informazioni e supportare coloro che sono affetti da queste patologie.
Che cosa è il DCA?
Il DCA è un acronimo per “Disturbo del Comportamento Alimentare” e caratterizza tutti quelle condizioni comportamentali caratterizzate da disturbi gravi e persistenti nei comportamenti alimentari, associati a pensieri ed emozioni angoscianti.
Quali sono i principali disturbi alimentari?
I principali disturbi alimentari sono: Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa, Binge-Eating Disorder (BED), Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder (ARFID), Pica, Disturbo da Ruminazione, Other Specified Feeding and Eating Disorders (OSFED).
Cosa si intende per anoressia nervosa?
Per anoressia nervosa si intende un disturbo alimentare definito dalla restrizione dell’apporto energetico rispetto al fabbisogno.
In che cosa consiste la bulimia?
La bulimia consiste in un disturbo alimentare caratterizzato da abbuffate, seguite da comportamenti compensatori inappropriati per prevenire l’aumento di peso, come il vomito.
In che cosa consiste il binge-eating disorder?
Il binge-eating disorder, o disturbo da alimentazione incontrollata, consiste in un disturbo alimentare caratterizzato da episodi di consumo di cibo in quantità maggiori del normale in un breve periodo.
Che cos’è il disturbo evitante e restrittivo?
Il disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione di cibo è un disturbo alimentare selettivo, caratterizzato da limitazioni inerenti la quantità e il tipo di cibo, per cui i pazienti ritengono che solo alcuni cibi siano ok da mangiare e si rifiutano di mangiare in quanto convinti che possa succedere loro qualcosa di brutto, come soffocare o vomitare.
Che cos’è la pica?
La pica è un disturbo alimentare che si contraddistingue per il consumo di sostanze non nutritive e non alimentari, come la terra.
Che cos’è il disturbo da ruminazione?
Il disturbo da ruminazione è un disturbo alimentare caratterizzato dal rigurgito, solitamente volontario, del cibo dopo aver mangiato.
A cosa portano i disturbi alimentari?
I disturbi alimentari portano numerose complicazioni sia per il corpo sia per la mente. Le conseguenze più gravi ricadono sul sistema cardiovascolare, sistema gastrointestinale, sistema nervoso e sistema endocrino.
Chi colpiscono i disturbi alimentari?
I disturbi alimentari possono colpire chiunque, indipendentemente da sesso ed età. Anche i fattori culturali, in molte realtà, sono responsabili dello sviluppo di specifici disturbi alimentari.
Dove sono più diffusi i disturbi alimentari?
I disturbi alimentari sono diffusi in tutto il mondo, anche se la maggior parte degli studi vengono fatti negli Stati Uniti e in Europa, dove i casi sembrano essere in continuo aumento.
Quante sono le persone che soffrono di disturbi alimentari in Italia?
Le persone che soffrono di disturbi alimentari in Italia sono 3 milioni.
Che cos’è la Giornata del Fiocchetto Lilla?
La Giornata del Fiocchetto Lilla è, per l’Italia, la giornata nazionale dedicata ai disturbi del comportamento alimentare e cade il 15 marzo di ogni anno.
Grazie per l’informazione che fai/fate!