Cos’è il Cancro al Seno?
Secondo uno studio dell’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), il cancro al seno è una delle neoplasie oggigiorno più frequentemente diagnosticate tra la popolazione femminile italiana e può diventare particolarmente grave se non individuata e curata in tempo.
Per la World Health Organization, nel 2020, a livello globale, sono state trovate circa 2,3 milioni di donne con cancro al seno e circa 685 mila decessi. Alla fine del 2020, erano 7,8 milioni le donne in vita a cui era stato diagnosticato negli ultimi 5 anni, rendendolo, di conseguenza, il cancro più diffuso al mondo. Esso è causato dalla moltiplicazione incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria che si trasformano in cellule maligne e che hanno la capacità di staccarsi dai tessuti che le hanno generate per indirizzarsi verso quelli circostanti o, addirittura, verso organi più lontani. Esistono numerose tipologie di tumori al seno, ma il più diffuso è il carcinoma.
Chi È Più a Rischio?
Ogni donna è un soggetto a rischio e anche lo 0,5-1% degli uomini può “cadere vittima” del tumore alla mammella (Centers for Disease Control and Prevention, 2023). Ci sono, tuttavia, dei fattori che determinano un aumento delle possibilità di contrarre la malattia:
aumento dell’età, soprattutto oltre i 40 anni;
dieta squilibrata con poca attività fisica;
uso eccessivo di alcol o tabacco;
storia familiare;
esposizione a radiazioni;
mutazioni genetiche ereditarie.
Naturalmente, ogni persona, a prescindere da quanto detto, può diventare bersaglio di tale neoplasia.
Sintomi e Cura del Cancro al Seno
I principali sintomi possono includere:
un nodulo o un ispessimento del seno, spesso senza dolore;
cambiamento nella dimensione, nella forma o nell’aspetto del seno;
fossette, arrossamenti, vaiolature o altri cambiamenti nella pelle;
cambiamento nell'aspetto del capezzolo o nella pelle che circonda il capezzolo (areola);
fluido anomalo o sanguinante dal capezzolo.
Qualora si riscontrassero tali segnali, la prima cosa da fare è informare il proprio medico ed eseguire specifici esami per approfondire.
Qualora si riscontrassero tali segnali, la prima cosa da fare è informare il proprio medico ed eseguire specifici esami per approfondire.
Se (sfortunatamente) la diagnosi fosse di cancro al seno, diversi sarebbero i modi per intervenire e stroncarlo: dalle cure ormonali alla chemioterapia, radioterapia, fino all’intervento chirurgico. Ovviamente la terapia migliore deve essere personalizzata al singolo paziente e stabilita solo ed esclusivamente da un medico professionista (Breast Cancer Treatment). Non credete per nessuna ragione a fake news o persone cialtrone che vi spillano soldi, convincendovi che il limone, il bicarbonato di sodio oppure il veleno di scorpione portino alla guarigione. Non è così!
Come Prevenire il Cancro al Seno?
Sempre secondo il recentissimo studio di luglio 2023 della World Health Organization, la mortalità per cancro al seno è cambiata poco dagli anni ’30 agli anni ’70, quando la mastectomia radicale era ritenuta la sola cura benefica. I veri progressi sono iniziati negli anni ‘90, quando i paesi hanno istituito programmi di diagnosi precoce collegati a programmi di trattamento completi che includono terapie mediche efficaci.
La mortalità per cancro al seno, standardizzata per età nei paesi ad alto reddito, è diminuita del 40% tra gli anni ’80 e il 2020. I paesi che sono riusciti a ridurre tale dato sono stati in grado di ottenere una riduzione annua della mortalità per cancro al seno del 2-4%.
Per fare ciò, è necessaria la prevenzione: l’autopalpazione, una dieta equilibrata, e l’attività fisica sono un ottimo punto di partenza, ma non sono sufficienti; ogni donna dovrebbe aderire a programmi nazionali di screening che prevedono periodiche visite senologiche, ecografie e mammografie.
La Milano Fashion Week fa Sfilare le Donne Colpite da un Tumore al Seno
Il tumore al seno continua a rappresentare un tabù per due grandi ragioni: in primis, perché la nostra società tende ad evitare di parlare di malattie e di scatenare la paura della morte; in secundis, per il valore sessuale e di genere attribuito al seno femminile. Per sdoganare tali convinzioni, nel 2017 è stata creata l’ "I/DEAL - Breast Cancer Fundraising Fashion Show" , una sfilata ideata da Cancer Culture per la lotta con il tumore al seno.
Cancer Culture è un’organizzazione no-profit che mira a cambiare il modo di vedere e pensare al cancro al seno attraverso l’arte, la cultura, la musica e lo storytelling. Il 19 settembre 2023, proprio l’”I/DEAL” ha inaugurato la Milano Fashion Week 2023: 21 donne, provenienti da tutto il mondo, che convivono con la malattia o che hanno adottato misure invasive di prevenzione, hanno sfilato al Foyer dell’Aula Magna dell’Università Bocconi.
Queste donne hanno messo in evidenza non solo le proprie vite e le proprie cicatrici, ma anche (e soprattutto) la loro sicurezza con una nuova femminilità non standardizzata: la bellezza che contraddistingue delle guerriere mosse dal coraggio di combattere un nemico infido e dal desiderio di continuare a vivere e sognare.
Storie di Donne Coraggiose
Essendo il più diffuso al mondo, numerose sono le persone che hanno affrontato o continuano ad affrontare un cancro al seno. Sui social media è possibile trovare quotidianamente storie di guerriere, di donne coraggiose:
Cristina Ghidotti è una donna di 58 anni che vive in provincia di Cremona. Nell’agosto del 2003, è stata operata al seno destro per un sarcoma dei tessuti molli, subendo una quadrantectomia allargata. Purtroppo, per il tipo di tumore piuttosto infido, ha subito un secondo intervento a settembre di quello stesso anno: qui i medici hanno eseguito una mastectomia. Successivamente, si è sottoposta a cicli di chemioterapia piuttosto forti. "Non so come né perché, all’improvviso e senza chiedere neppure permesso, nella mia tanto amata casa è entrato uno strano inquilino. La convivenza si è presentata da subito chiaramente impossibile. Destino vuole che fossi a conoscenza del soggetto e dei danni che, in breve tempo, avrebbe arrecato a ciascun ambiente. Per cui, nonostante un inizio sconvolgente per non dire drammatico, mi sono incaponita e, dopo aver interpellato esperti del “settore”, l’ho sfrattato. Non che di disastri non ne abbia fatti; però, la fortuna, che non è sempre cieca, ha voluto che a rimetterci di più fosse il terrazzo. Ormai la mia rigogliosa balconata era in serio pericolo e non c’era nessuna possibilità di porvi rimedio, se non recidendo una metà della fioritura, così, dopo diversi consulti, siamo intervenuti. Sono passati vent’anni, l’altra parte del terrazzo e il resto degli ambienti sembra abbiano resistito bene. Tuttavia, le cicatrici rimangono, alcune non del tutto cicatrizzate, forse proprio a ricordarmi di non smettere di avere cura della mia casa." Oggi lavora in una Cooperativa Sociale per aiutare e sostenere persone in difficoltà. Il canto, nato come puro divertimento, è la sua più grande passione e canta ogni giorno per questa “seconda vita” che le è stata donata.
Rachelle Taylor lavorava nel settore della bellezza e della moda quando le è stato diagnosticato un cancro al seno bilaterale nell'ottobre 2020. Aveva 29 anni e non aveva precedenti familiari della malattia. Ha subito cicli di chemioterapia, una doppia mastectomia, la rimozione dei linfonodi e una doppia ricostruzione. Ha trovato la forza di usare la sua esperienza come catalizzatore per qualcosa di positivo. Ora condivide la sua storia e utilizza Instagram come piattaforma per sostenere e sensibilizzare il pubblico sul cancro al seno nei giovani adulti. Dopo la diagnosi, Rachelle ha promesso di continuare a vestirsi e truccarsi, due cose che considera fondamentali per se stessa. Anche se il cancro le ha portato via molto, si è rifiutata di lasciare che le togliesse la capacità di esprimersi attraverso questi sbocchi creativi. Riconoscendo che la lotta contro il cancro al seno è tanto mentale quanto fisica, vuole aiutare anche gli altri a sentirsi al meglio. Una volta in remissione, ha fondato un'organizzazione no-profit chiamata Miracle Makeovers. Ora, Rachelle fornisce un servizio completo di trasformazione ad altrə a cui è stato diagnosticato un cancro.
Melissa Berry era impegnata a crescere figli e a gestire una carriera di successo nel settore della moda e della bellezza quando le è stato diagnosticato un cancro al seno all'età di 42 anni. Purtroppo, nel suo caso, c’è una forte storia familiare della malattia, ragion per cui si è sottoposta sin da giovanissima a periodiche visite di controllo. Durante uno di questi esami, il medico ha sentito un piccolo nodulo che non appariva sulla mammografia. Hanno fatto una biopsia immediata e hanno scoperto che aveva un cancro al seno. Ha subito chemioterapia ed intervento chirurgico e risulta guarita da 9 anni. Nel corso della sua battaglia contro il cancro al seno, Melissa ha sempre cercato di apparire e sentirsi al meglio: grazie ad internet ha trovato consigli e trucchi di bellezza per gestire gli effetti collaterali della sua esperienza legati all'aspetto, nonché prodotti di nicchia che l'avrebbero aiutata nel recupero dal trattamento. Suddetto aiuto è stato per lei così importante che ha deciso di creare Cancer Fashionista, un blog in cui condivide i suoi consigli con altre donne che affrontano diagnosi simili. Recentemente ha lanciato il suo podcast, "Dear Cancer, I'm Beautiful", dove condivide consigli sui prodotti e sulla cura di sé per i malati di cancro. Berry è stata riconosciuta per il suo eccezionale sostegno alle donne affette da cancro al seno. Nel 2016, ha ricevuto il Courage Award della Triple Negative Breast Cancer Foundation e nel 2018 è stata insignita del Beacon of Light Award della YWCA Bergen County. È l'attuale presidente del consiglio della Triple Negative Breast Cancer Foundation ed è stato membro del consiglio di amministrazione dell'organizzazione dal 2020 al 2021. Attraverso la Cancer Fashionista Foundation e la sua community Instagram, Berry continua a usare il suo calore, la sua compassione e la sua energia positiva per sostenere e ispirare gli altrə.
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