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Makeup Vegan e Cosmetici Vegan:

TL;DR:
I cosmetici vegan non sono più una nicchia. Con un valore di oltre 18 miliardi di dollari nel 2023 e una proiezione che raggiungerà i 27 miliardi entro il 2030, il mercato dei prodotti di bellezza vegani è trainato da consumatori che vogliono cosmetici rispettosi degli animali, sostenibili e trasparenti. Ecco cosa significa davvero “vegan beauty”, come si differenzia da biologico o cruelty-free, e perché è importante per il futuro della cosmetica.

Perché la cosmetica vegan sta crescendo così rapidamente?

I cosmetici vegan sono passati dall’essere un settore di nicchia a un fenomeno mainstream.

  • Valore di mercato: 18,03 miliardi di dollari nel 2023 (Fortune Business Insights)..
  • Previsioni future: 27,04 miliardi di dollari entro il 2030, con una crescita annua del 5,96%.
  • Domanda dei consumatori: sempre più persone vogliono prodotti senza ingredienti di origine animale, allineando bellezza, etica e sostenibilità.

Non è solo una moda passeggera, ma un cambiamento nel modo in cui pensiamo la bellezza, i valori e la responsabilità.

Vegan, Biologico, Naturale, Cruelty-Free, Halal: qual è la differenza?

I termini usati nel marketing della cosmetica possono creare confusione. Vediamoli più da vicino:

  • Vegan: nessun ingrediente di origine animale (niente miele, cera d’api, collagene, carminio, lanolina, gelatina, ecc.). Secondo The Vegan Society significa evitare lo sfruttamento degli animali ovunque sia possibile.
  • Biologico: realizzato con ingredienti coltivati senza pesticidi sintetici, fertilizzanti o OGM. Certificato da enti come USDA (USA), ECOCERTICEA o CCPB (UE). Ma biologico ≠ vegan: i prodotti biologici possono comunque contenere latte, miele o cera d’api (Medical News Today).
  • Naturale: formulato con ingredienti di origine vegetale, animale o minerale. A differenza del biologico, il termine “naturale” non è regolamentato: i brand possono etichettare un prodotto come “naturale” senza rispettare criteri stringenti. Anche naturale ≠ vegan (GreatistSophim).
  • Cruelty-free: prodotti non testati sugli animali. L’UE ha vietato la sperimentazione animale per i cosmetici nel 2013. Ma cruelty-free ≠ vegan: un prodotto può non essere testato sugli animali ma contenere comunque ingredienti di origine animale.
  • Halal: conforme alla legge islamica. Niente alcol, niente sottoprodotti di animali proibiti e rigorose regole contro la contaminazione. Halal non significa automaticamente vegan: può includere ingredienti animali ammessi secondo la legge islamica (leggi di più sui cosmetici Halal su questo articolo)

Conoscere queste differenze ti aiuta a scegliere prodotti che rispecchino davvero i tuoi valori e il tuo stile di vita.

Quali sono i falsi miti sui cosmetici vegan?

Sfatiamo alcuni falsi miti:

  • “I prodotti vegan non funzionano bene.” Falso. L’efficacia dipende dalla formulazione e dagli attivi, non dalla presenza di ingredienti animali. Molti attivi vegetali sono altamente efficaci.
  • “Non c’è varietà.” Superato. Oggi la cosmetica vegan copre tutto, dalle palette più colorate alla skincare più avanzata.
  • “Vegan significa costoso.” Non sempre. Esistono opzioni accessibili così come linee premium.
  • “Vegan = cruelty-free.” Non per forza. Vegan = nessun ingrediente animale; cruelty-free = nessun test sugli animali. Per avere entrambe le garanzie servono entrambi i marchi.
  • “La cosmetica vegan è sempre delicata.” Non necessariamente. Anche ingredienti vegetali possono causare reazioni: meglio sempre fare un patch test.
  • “Ha una durata più breve.” Altro mito. Con i conservanti giusti, i prodotti vegan durano quanto quelli convenzionali.

Perché i cosmetici vegani sono importanti?

La crescita della cosmetica vegan riflette un cambiamento più ampio verso:

  • Trasparenza: i consumatori vogliono sapere cosa c’è nei prodotti.
  • Etica: evitare lo sfruttamento animale.
  • Sostenibilità: alternative vegetali ed eco-friendly in linea con il movimento clean beauty.
  • Inclusività: prodotti che parlano a un pubblico più vasto, senza barriere di stile di vita o credo.

Un ottimo esempio di questo cambiamento è Lebubè, un brand indipendente italiano che crea cosmetici ibridi vegan che uniscono le performance del make-up ai benefici dello skincare. I loro prodotti sono progettati per essere vegan, cruelty-free e sostenibili, dimostrando che la bellezza etica può essere anche innovativa, efficace e inclusiva.

Da ricordare

La cosmetica vegan non è solo un’etichetta: è parte di un movimento globale verso cosmetici più etici, sostenibili e inclusivi. Con la crescita del mercato, i brand stanno innovando per offrire prodotti che funzionano altrettanto bene (o meglio) delle opzioni tradizionali.

La prossima volta che fai shopping, ricorda: scegliere makeup vegano significa scegliere prodotti che rispettano i tuoi valori, la tua salute e il futuro del pianeta.

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